Eav inaugura il Treno Caruso, un treno storico delle Circumvesuviana dedicato al tenore
L’EAV ha deciso di dedicare un proprio treno al grande tenore napoletano Enrico Caruso e precisamente si tratta di un treno del 1926, dunque un treno storico.
È partito per la prima volta il 25 maggio da Napoli per arrivare a Castellammare di Stabia con a bordo un gruppo di viaggiatori per il viaggio inaugurale. Da lì, i viaggiatori hanno poi preso la Funicolare per salire sul Monte Faito e godere di un bellissimo panorama.
Una bella iniziativa che ha voluto inaugurare la stazione della “Primavera della mobilità dolce” organizzata dall’associazione Amodo, per andare alla scoperta dei territori e dei paesaggi italiani.
Le caratteristiche del treno storico
Il treno EAV dedicato a Caruso è un treno storico serie BD del 1926 che è stato restaurato per l’occasione e che viaggerà sui binari tra Napoli e Sorrento, dunque quelli della Circumvesuviana.
Durante il restauro sono stati lasciati intatti gli arredi interni e le casse in modo da non alterare il fascino di questo treno d’epoca.
Il nome a questo treno è stato dato l’anno scorso quando è ricorso il centenario della morte del tenore Enrico Caruso, ma anche per celebrare, nel 2022 il 149esimo anniversario della sua nascita.
Insomma, sicuramente un’idea davvero originale che però purtroppo ha scatenato anche delle polemiche.
La polemica nata dal museo Gaetano Bonelli
A seguito dell’inaugurazione del treno Enrico Caruso, sono sorte delle polemiche da parte del proprietario del museo Bonelli, il più grande museo dedicato a Napoli. Parliamo di Gaetano Bonelli, che rivendica l’idea della dedica.
Infatti, come si può vedere anche ad un suo post su Facebook pubblicato l’anno scorso e mostrato anche in questi giorni come prova, Bonelli aveva già incontrato Umberto De Gregorio, Presidente di EAV, nell’aprile 2021 per proporgli l’idea di dedicare un treno d’epoca al tenore.
Bonelli afferma che:
L’idea di quel treno è nostra documentata da una serie di incontri e conversazioni con Eav, un lavoro iniziato un anno fa. Si trattava di un convoglio speciale che avrebbe congiunto Napoli e Sorrento, le due città “carusiane” nelle quali il grande tenore trascorse gli ultimi momenti della sua esistenza. L’idea viene molto apprezzata da De Gregorio al punto che rilascia roboanti dichiarazioni dove afferma che attiverà per realizzare quanto abbiamo proposto, nel celebrare degnamente il Tenorissimo.
Successivamente, sempre secondo la ricostruzione di Bonelli, sarebbe arrivata dal Presidente anche la richiesta di inoltrare un programma che poi lo stesso Bonelli aveva sviluppato da hoc con dei documenti precisi ed anche delle cartoline commemorative e delle immagini dedicate a Caruso.
Da allora, non ci sono stati più contatti tra Bonelli e De Gregorio, un silenzio durato fino a questi giorni in cui è stato inaugurato il treno, senza la partecipazione di Gaetano Bonelli. Quest’ultimo ha saputo della notizia solamente tramite i giornali, con grande delusione dichiarando
La cultura dovrebbe essere inclusione, condivisione, partecipazione, noi così la intendiamo, questo ai signori dei salotti e delle stanze del potere da fastidio e non ce l’hanno perdonato, ma noi, continueremo nella nostra strada, percorrendo il tragitto che porta alla bellezza della conoscenza ed al piacere di promuovere e di diffondere siffatti valori.
Fonte foto di copertina: Repubblica Napoli