Cosa ha detto Leonarduzzi in Rai, frasi sessiste e razziste (video)

Leonarduzzi in Rai
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Il telecronista di Rai Sport, Lorenzo Leonarduzzi, è al centro di una controversia per le sue frasi sessiste e razziste durante i Mondiali di Nuoto. Le sue dichiarazioni offensive hanno suscitato indignazione e la Rai ha avviato una procedura disciplinare. Questo articolo analizzerà gli eventi, le frasi contestate, le scuse di Leonarduzzi e le conseguenze della procedura disciplinare.

Che cosa è successo

Durante la finale del trampolino sincronizzato femminile ai Mondiali di Nuoto, Leonarduzzi ha pronunciato frasi sessiste e razziste che sono state riportate sui social media. Le sue parole offensive hanno scatenato una forte reazione da parte del pubblico e dell’opinione pubblica, mettendo la Rai sotto pressione per prendere provvedimenti.

Quali sono le frasi delle scandalo

Tra le frasi contestate, una di esse riguardava le atlete olandesi definendole “grosse” e affermando che “tanto a letto sono tutte alte uguali“. Un’altra frase sessista faceva riferimento alle differenze nella capacità musicale tra uomini e donne. Inoltre, Leonarduzzi ha anche pronunciato una frase razzista distorcendo la pronuncia di un nome cinese.

Ecco un elenco delle citazioni sessiste e razziste dette da Lorenzo Leonarduzzi durante la trasmissione dei Mondiali di Nuoto:

«Le olandesi sono grosse. Ma tanto a letto sono tutte uguali».

«Questa è una suonatrice d’arpa, come si suona l’arpa? La si tocca, la si pizzica. Si La Do. Gli uomini devono suonare sette note, le donne soltanto tre».

«Fuma sano, fuma bene, fuma solo pakistano».

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«Prendo le distanze da quanto è stato riportato dall’ascoltatore sulla Pec spedita alla Rai». Interviene così il telecronista Lorenzo Leonarduzzi sulle polemiche che lo vedono protagonista, scoppiate dopo che alcuni utenti hanno denunciato sui social i commenti che avrebbero udito durante la finale del trampolino sincronizzato femminile ai Mondiali di Fukuoka. «Le olandesi sono grosse. Ma tanto a letto sono tutte uguali», una delle frasi citate. «Questa è una suonatrice d’arpa, come si suona l’arpa? La si tocca, la si pizzica. Si La Do. Gli uomini devono suonare sette note, le donne soltanto tre». E ancora: «Fuma sano, fuma bene, fuma solo pakistano». Ma, spiega Leonarduzzi, «non si tratta assolutamente di commenti sessisti»: «Ho solo detto una barzelletta da bar ‘si la do’ al mio commentatore durante la pausa tiggì, che non poteva sentirsi dal nostro microfono, ma a mia insaputa il microfono di RaiPlay non è stato chiuso e io avevo buttato giù la cuffia perché dopo ore di diretta c’era il tiggì». Non sono le uniche frasi contestate a Leonarduzzi: nel mirino anche quanto detto durante la finale dell’eliminatoria sincronizzata maschile del trampolino. «Liccaldo, i cinesi direbbero Liccaldo»: una distorsione nella pronuncia della «R» del nome di Riccardo Giovannini, ricalcando uno stereotipo razzista sul linguaggio cinese. La Rai intanto ha avviato una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi. «Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda», ha affermato l’Ad Roberto Sergio. #rai #sessismo #razzismo #tv #nuoto

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Le scuse non scuse di Leonarduzzi

Leonarduzzi ha cercato di giustificare le sue parole definendole una semplice battuta da bar. Ha ammesso che le frasi offensive sono state pronunciate durante una pausa pubblicitaria e che non era consapevole che il microfono di RaiPlay fosse ancora acceso. Tuttavia, le sue scuse sono state ritenute poco sincere e la giustificazione della “battuta da bar” è stata respinta dalla Rai e dal pubblico.

Cosa prevede la procedura disciplinare

La Rai ha avviato una procedura disciplinare nei confronti di Leonarduzzi e del collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi. L’amministratore delegato della Rai ha dichiarato che le scuse di Leonarduzzi non sono sufficienti e che un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificare commenti offensivi come semplici battute da bar. Le conseguenze disciplinari per i due coinvolti non sono ancora state specificate.

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