I migliori eventi gratuiti a Napoli nel weekend dal 17 al 19 marzo 2023

Il 19 marzo 2023, il Gruppo Archeologico e la Reenactment Society celebrano la Festa del Papà con un’esperienza didattica unica tra armi, armature e storia. Per tale occasione, infatti, è stato organizzato l’evento “Festa del Papà alla scoperta della Corte degli Aragonesi”. Durante questa giornata, i papà potranno partecipare gratuitamente a questa visita speciale che li farà immergere nella storia e nella cultura del periodo aragonese.

Presso la sala imbarchi dell’Aeroporto di Napoli è stata inaugurata una nuova mostra: “Salvatore Emblema. La materia del Cielo”. L’esposizione ha preso il via il 23 dicembre 2022 e resterà attiva fino al 31 marzo 2023. Durante la cerimonia, tra le tante personalità, presenti anche i figli dell’artista che a Terzigno portano avanti il Museo Emblema.

Il 18 marzo 2023, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, il Real Bosco di Capodimonte, uno scrigno di storia e natura situato nel cuore di Napoli, ospiterà una visita guidata multidisciplinare a cura del botanico Salvatore Terrano e della storica dell’arte Martina Tramontano.

Presso il Conservatorio di San Pietro a Majella e più in particolare presso la meravigliosa Sala Scarlatti, da venerdì 3 Marzo e fino al 30 Giugno 2023 sarà organizzato un ricco programma di appuntamenti con imperdibili concerti gratuiti.

l centro storico di San Lorenzello, situato nella provincia di Benevento, si prepara ad accogliere una serie di manifestazioni di grande valore per la città: il MercAntico. Un appuntamento che si ripete di domenica di ogni fine mese.

Il 18 e 19 marzo, Edenlandia, il celebre parco divertimenti di Napoli, ospiterà un evento speciale: il Sofficini Day, promosso da Findus. In un’atmosfera di gioco e divertimento, i visitatori potranno trascorrere due giornate all’insegna della celebre crepe ripiena che da oltre 40 anni delizia gli italiani.

La tradizione del falò di San Giuseppe affonda le sue radici in tempi lontani e interessa molte regioni dell’Italia, soprattutto in Campania. Il falò, in un certo qual modo, evoca il fuoco acceso da San Giuseppe all’interno della grotta di Betlemme con lo scopo di riscaldare il neonato Gesù e Maria.