Come sta Sandro Ruotolo? Torna a casa dopo aver rischiato la vita
Un felice ritorno a casa quello di Sandro Ruotolo, il famoso giornalista partenopeo (nonché ex parlamentare) che 12 giorni fa segnalò di esser ricoverato in terapia intensiva a seguito di un broncospasmo.
Cos’è successo e come ha rischiato di morire?
Un malore improvviso quello che ha colpito Sandro Ruotolo, il quale fortunatamente è stato in grado di contattare i sanitari del 118 prima di perdere i sensi. L’ambulanza l’ha raggiunto in 4 minuti e portato in ospedale dove è stato ricoverato e trattato.
Domenica 23 ottobre. Un broncospasmo mi blocca la respirazione. Chiamo il 118. In 4 minuti arriva l’autoambulanza Perdo subito conoscenza. Codice rosso. Sedato e intubato per due giorni e mezzo. E poi la rianimazione in un ospedale romano, per tutti questi giorni fino al passaggio in reparto, avvenuto oggi pomeriggio. Ringrazio pubblicamente queste donne, questi uomini, medici, infermieri del servizio sanitario pubblico. Tutti, ma proprio tutti, li ringrazio per la passione, la professionalità, l’impegno. So che tanti amici hanno pregato per me nei momenti più drammatici. E li ringrazierò per sempre. Volevo aspettare di uscire dalla rianimazione prima di parlarne pubblicamente. Viva il servizio sanitario nazionale del nostro Paese!
Sandro Ruotolo
Che cos’è un broncospasmo
Molti non sanno che attorno a bronchi e bronchioli sono presenti dei muscoli, in particolare una muscolatura liscia.
Può capitare, per varie ragioni che vanno dall’asma, alla bronchite, al tabagismo finanche al forte stress, che questi muscoli si contraggano chiudendo letteramente le vie respiratorie.
Un evento sicuramente traumatico per il paziente, che può anche rivelarsi fatale in quanto è fisicamente difficile, se non impossibile, respirare in quei momenti.
La dimissione e le prime dichiarazioni
Sandro affida ad un post Facebook le sue parole di ringraziamento e sollievo per il ritorno a casa in buona salute. In particolare rivolte al pubblico che l’ha sostenuto per tutto il ricovero e ai medici che l’hanno strappato alla morte.
E ve lo posso raccontare perché sono vivo e mi ha salvato la vita il servizio sanitario nazionale del nostro Paese. Mi hanno preso in tempo
Sandro Ruotolo