Come sono fatte le prese della corrente in Italia, tipi ed adattatori da viaggio
Gli standard elettrici nel mondo non sono tutti uguali poiché si differenziano in base a due fattori primari che caratterizzano la rete elettrica: la tensione ed il voltaggio e ad differenze che riguardano la forma, la grandezza ed il numero di contatti delle spine.
Ecco tutto le informazioni necessarie per riuscire a far funzionare i dispositivi elettronici con le prese elettriche in città.
Tensione e frequenza
La tensione delle prese elettriche in Italia è pari a 220-240V con frequenza di 50Hz. Mediamente, la tensione della rete domestica è di 230V ed è questo lo standard più comune in tutto il mondo, sono esclusi USA, Nord America, Centro America e il Giappone che invece hanno una tensione di 110-120 volt a 60Hz.
Come sono fatte le prese elettriche in Italia
Le prese elettriche in Italia sono di tipo europeo ed hanno due o tre fori, ma le più diffuse sono le seconde. I tipi di prese utilizzati in Italia sono tre: la C, la F e la L.
Presa di tipo L
È la presa a 3 poli, la più usata nel paese, specialmente quella di tipo bipresa che ha sia i fori piccoli sia quelli grandi. Nel tempo sta progressivamente vedendo ridotto il suo uso in funzione della presa Schuko.
In Italia, la presa di Tipo L può presentarsi in due varianti principali che differiscono per dimensioni e corrente massima supportata: una versione più grande, progettata per supportare fino a 16A, e una più piccola, pensata per correnti fino a 10A. Entrambe le versioni hanno tre pin: due per la fase e il neutro, e uno più lungo per la messa a terra.
Presa di tipo C
È molto simile alla L ma è a soli 2 poli e solo da 10 ampere, quindi senza il “foro centrale” di “messa a terra”. In Italia è ormai davvero poco diffusa perché sostituita da quella di tipo L.
Presa di tipo F, la Schuko
È la presa comunemente chiamata Schuko ed è una di standard tedesco con due poli centrali e la presa a terra laterale (le due linguette in alto e in basso) anche se talvolta è presente anche un foro centrale di “messa a terra”. È usata generalmente per i grandi elettrodomestici ma sta pian piano prendendo il posto della presa L, spesso con ibridi Schuko/L.
Adattatori da viaggio, quali acquistare?
Gli adattatori moderni rendono compatibili le spine di un paese con le prese di un’altra nazione e adattano tensione e frequenza dei dispositivi elettrici, mentre quelli più vetusti adattano solo le spine senza adeguare la tensione.
In Italia, se si dispone di un apparecchio con spina a due o tre poli di tipo europeo, non ci saranno problemi con le prese di case ed hotel. In caso contrario, sarà sufficiente dotarsi di un adattatore che, a seconda della necessità, riduca od aumenti i poli o adatti quelli di altri standard mondiali.
Relativamente a tensione e frequenza, ormai i dispositivi e gli alimentatori moderni sono quasi tutti multitensione, con un voltaggio che va dai 100 ai 240V. Ad ogni modo, per capire se si ha bisogno di un adattatore, sarà sufficiente leggere tra le sue caratteristiche.
Se la tensione è differente servirà un trasformatore adatto a tale compito qualora il vostro adattatore non converta autonomamente la tensione, se è la frequenza a variare servirà un inverter da viaggio.
In generale acquistando un adattatore universale da viaggio moderno non è necessario acquistare altro, su Amazon sono disponibili vari modelli ma potete acquistarli dove più ritenete opportuno. Il link fornito non è un link di affiliazione, ma un mero consiglio per un prodotto da noi testato in Italia e all’estero..