Cities on the Edge, tre spettacoli a Napoli, Marsiglia e Herne per un progetto di cooperazione artistica internazionale
Un progetto ideato dal Goethe-Institut di Napoli e di Marsiglia per avvicinare le realtà artistiche di Italia, Francia e Germania. La conferenza stampa a Napoli, al Nuovo Teatro Sanità.
È stato presentato in conferenza stampa ieri, martedì 16 gennaio 2018 presso il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, Cities on the Edge, un progetto di cooperazione artistica internazionale ideato dal Goethe-Institut di Napoli e di Marsiglia che coinvolge dieci realtà operanti nell’ambito del teatro, della danza e della musica e che svolgono le loro attività in aree definite marginali o di disagio di in Italia, Francia e Germania.
Si tratta di un affascinante progetto di respiro internazionale e multiculturale che tende a mettere insieme realtà locali simili per contesto sociale e per slancio artistico e culturale, e distanti solo geograficamente, ossia Napoli, Marsiglia e l’area compresa tra Bochum e Herne, nella regione della Ruhr in Germania.
Tra le dieci realtà del progetto c’è il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, La Friche la Belle de Mai, uno spazio urbano di inclusione sociale e artistica, nato nel 1992 da una ex manifattura di tabacchi, in cui è possibile lo scambio di idee e di conoscenze in qualsiasi ambito, attraverso qualsiasi espressione artistica e tra tutte le generazioni; e pottfiction, progetto teatrale per giovani della regione della Ruhr, costituito da sei teatri stabili e indipendenti (Consol Theater Gelsenkirchen, Helios Theater Hamm, Kinder und Jugendtheater Dortmund, Junges Schauspielhaus Bochum, Theaterhagen, Theater-kohlenpott Herne).
Obiettivo di Cities on the Edge è quello di creare una rete internazionale europea tra artisti, favorendo formazione e scambio creativo e multidisciplinare attraverso laboratori di musica, teatro e danza, ma anche conferenze e seminari sul tema del lavoro culturale.
Cities on the Edge è finalizzato alla produzione trinazionale di tre spettacoli che andranno in scena nella seconda parte del 2018 a Marsiglia, a Herne (nella Ruhr) e a Napoli.
La prima tappa di Cities on the Edge a Napoli, al Nuovo Teatro Sanità
La conferenza stampa si è svolta al termine di due giorni di incontri tra i partner italiani (Nuovo Teatro Sanità, la Cooperativa Sociale Dedalus con Officine Gomitoli e l’Associazione musicale Alessandro Scarlatti), francesi (Centro culturale-sociale Friche la Belle de Mai e il Festival de Marseille) e tedeschi (pottfiction, circuito composto da cinque teatri giovanili collocati nella regione della Ruhr), ospitati proprio dal Nuovo Teatro Sanità di Mario Gelardi.
Quella di Napoli è stata la prima tappa di questo interessante progetto culturale e teatrale che giungerà nel giugno del 2018 a Marsiglia, dove, nell’ambito del famoso Festival de Marseille, si terrà il debutto dello spettacolo dei partner francesi. La terza tappa di Cities on the Edge si svolgerà a Herne, nella seconda metà del mese di agosto, quando debutteranno i partner tedeschi e la produzione trinazionale, curata da Mario Gelardi, che mette in scena un testo di Philippe Löhle. Lo spettacolo debutterà poi a Napoli nel corso dell’autunno 2018.
Cities on the Edge: i tre spettacoli in scena a Napoli, Marsiglia e Herne
Nel corso della conferenza stampa i partner si sono confrontati sulle tematiche che saranno al centro delle tre produzioni teatrali da realizzare al termine del progetto, ossia quelli del lavoro e dell’utopia. I tre spettacoli saranno di circa 45 minuti ognuno, e strutturati come “capitoli”.
Lo spettacolo di produzione francese che debutterà a giugno 2018 nell’ambito del Festival de Marseille sarà sul tema del lavoro e risentirà delle suggestioni e delle esperienze vissute da circa 20 giovani nei workshop di danza organizzati, nel circuito de La Friche la Belle de Mai, da Ben Fury, coreografo che coniuga breakdance e danza contemporanea, e nei workshop sull’utilizzo dei video nelle arti della scena con la regista Antje Ehmann e di musica, con la dj tedesca di origini turche Ipek Ipekcioglu.
Lo spettacolo di produzione tedesca, dell’area della Ruhr compresa tra Bochum e Herne, sarà realizzato con la guida del regista Manuel Moser che elavorerà il testo in base alle ispirazioni e alle sollecitazioni dei giovani artisti che immagineranno scene, testi e pantomime sul tema “Utopie – Distopie”. La supervisione e la drammaturgia sono a cura di Frank Hörner (Teatro Kohlenpott, Herne). In quetso gruppo di artisti fanno parte sia ragazzi tedeschi sia stranieri e di culture diverse. Saranno tante, quindi, le lingue usate, tedesco, ma anche inglese, curdo, turco, farsi e arabo.
Lo spettacolo di produzione italiana nascerà dalla straordinaria collaborazione tra Philipp Löhle, drammaturgo tedesco associato del Teatro Maxim Gorki di Berlino, e il Nuovo Teatro Sanità. Il nuovo testo di Philipp Löhle sarà scritto appositamente per il Nuovo Teatro Sanità, e sarà focalizzato sui temi del lavoro e dell’utopia. Grazie ad alcune visite nella città di Napoli e alle interviste fatte ai giovani attori di questo teatro, il drammaturgo tedesco ha catturato l’immagine di una città caratterizzata da problematiche e complessità diametralmente opposte a quelle dell’area tedesca.
Cities on the Edge, un nuovo modello di produzione culturale europeo
Cities on the Edge rappresenta una novità nel mondo della produzione teatrale e degli scambi artistici tra paesi diversi e si pone come obiettivo la costruzione di un modello che potrà essere esportato anche in alte città dell’Europa distanti geograficamente ma affini per contesto sociale, per le condizioni di marginalità e di disagio, e per lo stesso slancio artistico e culturale.
Come ha dichiarato Joachim Umlauf, direttore del Goethe-Institut di Marsiglia e Lione: «Cities on the Edge è un progetto interessante perché permette di seguire nuove strade nella promozione culturale, in un contesto europeo più ampio. L’attenzione alle esigenze dei partner locali, la creazione di produzioni di alto livello artistico, l’impegno sociale, il fare rete tra istituzioni ed enti europei, la formazione e la creazione di conoscenze specifiche, sono gli elementi principali di questo ambizioso progetto». Nell’ottica di una futura società sempre più europeizzata, in cui si troveranno ad agire e a confrontarsi i giovani di oggi.
Photo credits: Vincenzo Antonucci