Cinema e teatri riaprono in Italia: si riparte a fine marzo in zona gialla
Il via del Cts per la riapertura dei teatri e dei cinema in Italia: nelle zone gialle si potrà ripartire.
Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato la sua approvazione per la riapertura di cinema e teatri nelle regioni in zona gialla a partire dal 27 marzo 2021. I tecnici hanno approvato la richiesta del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini, ma fissando delle regole molto precise e stringenti.
Con l’emanazione del nuovo DPCM sarà prevista anche questa novità, che dovrà essere inserita dal Governo.
La riapertura di teatri e cinema
Come detto, tale riapertura avverrà solo nelle regioni in zona gialla e coinciderà con la Giornata Mondiale del Teatro. In ogni caso, 15 giorni prima, cioè il 12 marzo, si potrà effettivamente valutare se la decisione potrà essere messa in atto, in base all’andamento dei contagi.
Si potrà accedere solamente su prenotazione ed anche nei weekend, non solo nei giorni infrasettimanali. Lo ha scritto il ministro Franceschini su Twitter. Le richieste prevedono l’occupazione di solo un terzo dei posti disponibili fino ad un massimo di 500 persone al chiuso e di 1500 persone all’aperto. Il Cts però ha ridotto tali numeri, indicando che si potrà occupare solo il 25% dei posti e la capienza massima sarà di 200 persone al chiuso e di 400 persone all’aperto.
Le regole da rispettare
Ovviamente ci sono delle regole da rispettare per limitare i contagi anti-Covid 19. Innanzitutto, il pubblico dovrà sempre indossare la mascherina chirurgica e saranno vietate quelle in tessuto. I bar ed i punti ristoro resteranno chiusi, quindi non si potrà mangiare all’interno.
Come detto, si potrà accedere solo su prenotazione e per fasce orarie. Gli artisti sul palco dovranno fare periodicamente il tampone.
I dubbi degli operatori del settore
Nonostante questi segnali di apertura, l’Atip (Associazione Teatri Italiani Privati) ha espresso delle perplessità sulla possibilità di riuscire ad aprire entro 30 giorni senza un sostegno economico adeguato.
Il presidente Massimo Romeo Piparo ha posto l’accento sulle difficoltà delle aziende private che organizzano gli spettacoli senza importanti risorse statali.