Chi è Gianmarco Tamberi? Campione del mondo, fidanzata, infortunio, carriera
Nel panorama sportivo italiano, emerge la figura di Gianmarco Tamberi, noto non solo per le sue eccezionali capacità atletiche ma anche per la sua inconfondibile barba rasata a metà. Nato nel 1992, Gianmarco è diventato una figura di spicco nel salto in alto, conquistando numerosi traguardi e affascinando il pubblico con la sua storia personale e professionale. Ad agosto 2022 ha portato a casa il titolo di campione del mondo con un salto di 2,36 metri.
Oltre ai suoi traguardi sportivi, la vita di Gianmarco è arricchita da esperienze personali significative. Il suo soprannome “Gimbo” e il segno zodiacale Gemelli fanno parte dei dettagli personali che molti fan hanno imparato a conoscere.
La carriera di Tamberi
Originario di Civitanova Marche, Gianmarco Tamberi si è dedicato allo sport fin da giovane, seguendo le orme del padre Marco, ex saltatore in alto che aveva raggiunto la finale alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. L’esordio di Gianmarco avviene nel 2009 quando viene convocato ai Mondiali allievi. Nei successivi anni, l’atleta ha collezionato vari successi, tra cui l’oro ai Mondiali di Portland 2016 e agli Europei di Amsterdam dello stesso anno. Un infortunio alla caviglia nel 2016 gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi di Rio, ma non ha fermato la sua ascesa nel mondo dell’atletica.
Tamberi, campione del Mondo 2023
Gianmarco Tamberi ha trionfato nella competizione mondiale di salto in alto, superando l’atleta statunitense Harrison e il qatariota Barshim con un salto di 2,36 metri. Dopo la sua vittoria, Tamberi ha espresso emozioni intense, enfatizzando che tutti i sacrifici hanno portato i loro frutti.
In un momento di pura emozione, ‘Gimbo’ ha dedicato il suo successo al padre, riconoscendo il ruolo cruciale che ha avuto nel suo percorso atletico. Ha parlato del suo impegno, della sua concentrazione e dell’energia tratta dalla vittoria.
La vittoria di Tamberi ha suscitato l’ammirazione di figure importanti, tra cui la premier Giorgia Meloni e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che hanno espresso i loro complimenti pubblicamente. Il trionfo di Tamberi è stato descritto come “eccezionale”, sottolineando il suo impegno e la sua passione per l’oro.
Perché Tamberi aveva la barba a metà, il soprannome Halfshave
L’inconfondibile look di Tamberi, con la barba rasata solo da una parte, non è una semplice scelta estetica. Questo stile, che ha guadagnato il soprannome “Halfshave“, ha radici scaramantiche, una tradizione tramandata dal padre.
La prima volta che Gianmarco si è presentato con la barba in questo stile è stato durante i campionati juniores di Bressanone nel 2011. Da allora, ha scelto di mantenere questa particolare rasatura per ogni finale che affronta, diventando un simbolo distintivo dell’atleta.
Con chi è fidanzato Tamberi e il suo matrimonio
Riguardo alla sfera amorosa di Gianmarco Tamberi, l’atleta è legato da anni a Chiara Bontempi. Il loro rapporto ha origini profonde, risalendo a circa dieci anni fa quando erano entrambi alla fine dell’adolescenza.
Hanno scelto di vivere ad Ancona, segnando una nuova tappa nella loro storia d’amore. In preparazione delle Olimpiadi di Tokyo, il 13 luglio 2021, Gianmarco ha sorpreso Chiara donandole un anello, proponendo il matrimonio.
Nel 2022 Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi ha sposato Chiara Bontempi in una cerimonia presso la storica Villa Imperiale a Pesaro. ha ospitato circa 200 ospiti, tra cui noti colleghi sportivi come Marcell Jacobs, Mutaz Barshim e Bebe Vio.
Le vittorie di Tamberi
Tra le vittorie più significative di Gianmarco spicca la medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, un risultato straordinario soprattutto considerando l’infortunio che l’aveva costretto a saltare l’edizione precedente a Rio.
Nell’estate del 2022, ha partecipato ai Mondiali di Atletica Leggera di Eugene, USA, qualificandosi per la finale. Inoltre, ha conquistato il titolo di Campione Italiano nel 2020, e il suo impegno per cause sociali è evidente dal suo sostegno al movimento Black Lives Matter.
L’infortunio storico di Tamberi
Il 16 luglio 2015, Tamberi realizzò un eccezionale record nazionale, toccando l’asticella posta a 2.39 metri. Tuttavia, nel tentativo successivo di superare i 2.41 metri, la sua caviglia cedette provocandogli una grave lesione al legamento.
Questo infortunio lo escluse dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio e lo costrinse a un anno di pausa forzata, tra cure mediche e riabilitazione, sotto l’occhio attento dei media. Molti dubitavano del suo ritorno alle competizioni. Eppure, nonostante gli ostacoli e le sfide, Tamberi non ha mai smesso di credere in se stesso: a Tokyo è riuscito a saltare 2,37 metri, conquistando la medaglia d’oro.
I media hanno esaltato la sua performance, definendola come uno dei momenti chiave “dell’estate d’oro italiana“. Altrettanto toccante è la storia di Yusra Mardini, nuotatrice siriana, che sfuggendo dai conflitti nel suo paese ha rischiato la vita attraversando l’Egeo. Durante quella pericolosa traversata, Yusra si è lanciata in mare, nuotando per ore per salvare un gommone in difficoltà. Una volta rifugiata in Germania, ha ripreso ad allenarsi, riuscendo a qualificarsi tra le 10 atlete della squadra olimpica dei rifugiati per Rio 2016. La lezione è chiara: niente è insormontabile.