Che cos’è un Bird Strike e quali sono i periodi più a rischio?

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Il fenomeno noto come Bird Strike rappresenta una problematica reale che affronta l’industria dell’aviazione, con implicazioni che spaziano dalla manutenzione degli aeromobili alla sicurezza dei passeggeri in volo e non solo.

Cosa significa e come avviene un Bird Strike?

Un Bird Strike è il risultato di una collisione tra un aereo e uno o più uccelli. Questi impatti accadono più frequentemente durante le fasi di decollo e atterraggio, quando gli aeromobili sono a quote più basse. In queste fasi, l’aereo è più facilmente in prossimità di habitat naturali, rendendo probabile un incontro con gli uccelli che possono attraversare la traiettoria del volo.

A rischio non sono solo i motori, ma anche le ali, il parabrezza e persino il carrello di atterraggio.

Cosa succede dopo un Bird Strike

Subito dopo un Bird Strike, l’equipaggio di volo attua protocolli di sicurezza che possono includere un atterraggio di emergenza. Nei casi meno gravi, il danno è puramente estetico e il volo prosegue normalmente.

Un impatto con un uccello può anche avere conseguenze più serie, come:

  • guasti al motore,
  • perforazione del rivestimento esterno dell’aereo,
  • danneggiamento dei sistemi elettronici
  • danni al carrello

Tutti problemi che mettono a rischio la sicurezza dell’intero aereo e dei suoi passeggeri.

Cosa si fa per evitare il Bird Strike

Per minimizzare i rischi, gli aeroporti adottano diverse misure preventive. Oltre ai radar ornitologici, altre strategie includono l’uso di cannoni acustici e di reti. In alcuni casi, sono anche usate tecnologie laser per spaventare gli uccelli.

Tali misure sono spesso parte di piani di gestione della fauna selvatica, attuati in collaborazione con autorità ambientali.

I primi Bird Strike della Storia

L’incidente di Bird Strike più antico di cui si ha notizia risale al 1905, dimostrando che il fenomeno ha quasi un secolo e mezzo di storia. Da quel momento, i metodi per prevenirlo e per affrontare le sue conseguenze sono migliorati, ma il problema persiste, a testimonianza della sua complessità.

I casi di Bird Strike più famosi

Tokyo 2017

Immaginate di essere in volo sopra le luci scintillanti di Tokyo, quando all’improvviso l’aereo comincia a perdere quota. Questo è esattamente ciò che è successo il 5 settembre 2017. Un aereo è stato costretto a un atterraggio d’urgenza dopo aver accolto un “ospite inaspettato” nel suo motore. Un volatile si è incastrato, causando un mini-incendio e costringendo i piloti a scaricare parte del carburante. Fortunatamente, l’episodio non ha avuto ulteriori sviluppi drammatici.

L’atterraggio sull’Hudson con il capitano Sully

Quando si parla di Bird Strike, non si può non menzionare il miracoloso atterraggio sull’Hudson. Il 5 gennaio 2009, uno stormo di oche canadesi ha avuto la pessima idea di incrociare la rotta di un aereo. Risultato? Un atterraggio spettacolare sulle acque del fiume Hudson a New York. Un episodio che ha trasformato un pilota in un eroe nazionale da cui è nato anche un film dal titolo “Sully”.

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Ciampino 2008

Un volo Ryanair sta per atterrare a Ciampino, Roma, quando la cabina di pilotaggio diventa un vero e proprio caos. Uno stormo di uccelli ha deciso di attraversare la pista proprio nel momento sbagliato. L’incidente è stato evitato per un soffio, un monito su quanto siano imprevedibili i bird strike.

Le statistiche sui Bird Strike nel Mondo

A livello internazionale, la crescita del traffico aereo e della popolazione di fauna selvatica contribuisce all’aumento degli incidenti. Negli Stati Uniti, il numero di Bird Strike è cresciuto in modo esponenziale, passando da 1.850 nel 1990 a 15.556 nel 2021, riflettendo un problema che si estende ben oltre i confini nazionali.

Le statistiche Italiane sui Bird Strike

In Italia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) pubblica regolari rapporti proprio sull’argomento. L’ultimo rapporto ha mostrato un totale di 2.168 Bird Strikes nel 2022, un aumento significativo dai 348 del 2002.

Questi numeri dimostrano che la problematica è in crescita anche nel contesto italiano, nonostante gli sforzi per contenerla.

Quali sono i periodi in cui i bird strike sono più frequenti?


I periodi in cui i bird strike sono più frequenti coincidono principalmente con le stagioni di migrazione degli uccelli e i mesi estivi. In dettaglio:

  • Mesi Estivi (Giugno, Luglio, Agosto): Durante questi mesi, numerosi giovani uccelli inesperti lasciano i nidi, aumentando la densità di volatili in aria e, di conseguenza, il rischio di collisioni con aerei.
  • Migrazione Primaverile (Febbraio – Maggio): In questa fase, gli uccelli migrano verso nord per nidificare. Stormi di uccelli rapaci o di cicogne, in particolare, possono raggiungere altitudini notevoli.
  • Migrazione Autunnale (Fine Agosto – Fine Ottobre): Gli uccelli migrano verso sud per svernare. Anche in questo periodo, le altitudini raggiunte possono essere elevate.
  • Alba e Tramonto: Gli uccelli sono particolarmente attivi durante queste parti della giornata, aumentando il rischio di bird strike.

È importante notare che anche fattori atmosferici come la pressione e l’umidità possono influenzare la quota e la concentrazione di alcune specie di uccelli, come i rondoni.

Cosa è successo nell’incidente di Torino del 16 Settembre 2023

Il tragico incidente a Torino coinvolgente una delle Frecce Tricolori serve come un campanello d’allarme. La causa esatta dello schianto rimane incerta, ma uno dei fattori considerati è un potenziale Bird Strike. L’incidente non solo ha causato la morte di una bambina, ma ha anche generato interrogativi pressanti sulla necessità di rafforzare le misure preventive.

La causa al vaglio più probabile sembra essere proprio quella di una collisione con uno o più uccelli che hanno mandato in blocco il motore, il veivolo quindi è precipitato e gli sforzi del pilota sono stati vani.
Lo stesso ha dovuto fare un’espulsione di emergenza a pochissimi metri dal suolo, purtroppo pur evitando l’area cittadina, l’aereo è impattato vicino ad un autoveicolo con una famiglia, che è stato coinvolto dai resti in fiamme dello schianto.

Purtroppo questo ha causato l’incendio del veicolo causando la morte di una bambina di soli 5 anni.

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