Cecilia Sala è stata liberata dall’Iran, il ritorno in Italia
Cecilia Sala, giornalista italiana, era stata arrestata lo scorso 19 dicembre e detenuta nel carcere di Evin, situato nella periferia nord-occidentale di Teheran. Una struttura tristemente nota per le sue condizioni estreme e per essere spesso utilizzata dalle autorità iraniane per incarcerare giornalisti, attivisti e cittadini stranieri.
La sua detenzione è avvenuta in un periodo di tensioni crescenti in Iran, caratterizzate da manifestazioni di protesta e repressioni severe. Il carcere di Evin è diventato un simbolo internazionale delle violazioni dei diritti umani, ospitando numerosi prigionieri politici in condizioni spesso descritte come disumane.
Il lavoro diplomatico e il ruolo del governo italiano
La liberazione di Cecilia Sala è stata possibile grazie a un intenso lavoro diplomatico e di intelligence condotto dal governo italiano. Palazzo Chigi, in una nota ufficiale, ha sottolineato l’impegno congiunto della Farnesina, dei servizi di sicurezza e di altre istituzioni italiane che hanno lavorato per garantire il suo rilascio.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha seguito personalmente la vicenda, informando i genitori della giornalista attraverso una telefonata privata pochi minuti dopo l’annuncio ufficiale del rilascio.
Le dichiarazioni ufficiali
Il rilascio di Cecilia Sala è stato accompagnato da numerose dichiarazioni ufficiali che hanno messo in evidenza il lavoro di squadra e il significato di questo successo. In una nota, Palazzo Chigi ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla liberazione della giornalista, sottolineando l’importanza dei canali diplomatici e delle operazioni di intelligence.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha elogiato il “lavoro immenso” svolto dal governo italiano, con un messaggio pubblicato su X (ex Twitter):
“Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa”.