Caro Benzina, 2,7 euro sulla A8, interviene la Guardia di Finanza
Nell’infinito zigzag di autostrade e strade che collegano le città italiane, il prezzo della benzina diventa una costante preoccupazione per gli automobilisti.
Ma cosa succede quando questo prezzo sembra essere manipolato o esagerato? Ecco un caso specifico che ha sollevato più di qualche sopracciglio e ha richiamato l’attenzione delle autorità.
Le speculazioni di alcuni benzinai scorretti
Chi non ha mai sospirato davanti al prezzo della benzina, specialmente quando si notano differenze considerevoli tra una stazione di servizio e l’altra?
Ma a volte, queste differenze possono celare qualcosa di più sinistro.
Sì, ci sono benzinai scorretti che, cercando di guadagnare qualche euro in più, inflazionano i prezzi ben oltre il ragionevole.
Il caso della pompa sulla A8: Benzina sopra i 2.7€
Sull’autostrada A8 Varese-Milano, uno di questi benzinai ha attirato l’attenzione.
Con un prezzo sbalorditivo di 2,722 euro al litro, la stazione di servizio ha scatenato indignazione e stupore.
Immagina di fare il pieno e scoprire che devi pagare 136,1 euro! Un costo che ha dell’incredibile, specialmente quando si considera che la media autostradale si attesta a 2,017 euro al litro.
La richiesta dell’intervento della Guardia di Finanza
Di fronte a un tale dislivello, non è una sorpresa che la questione sia diventata una faccenda seria.
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha chiamato a raccolta la Guardia di Finanza, chiedendo un’ispezione dettagliata presso l’impianto.
Non si tratta solo di una questione di tasca, ma di etica e trasparenza.
L’obbligo dell’esposizione del prezzo medio regionale
Nonostante il Governo Meloni abbia introdotto l’obbligo all’esposizione del prezzo medio regionale, questo non sembra aver fermato le speculazioni.
Il caso della A8 è un esempio eclatante di come una regola possa essere elusa semplicemente fregandosene e di come il monitoraggio e l’intervento delle autorità restino essenziali.