Campi Flegrei, perché ci sono così tante scosse? Cosa dicono gli esperti

Dalle 8 del mattino del 5 febbraio 2025, i Campi Flegrei sono stati interessati da un intenso sciame sismico con più di 50 scosse, la maggior parte di bassa intensità. Le scosse più forti hanno raggiunto magnitudo 3.1, 2.6 e 2.7, tutte localizzate nella zona di Pisciarelli e Solfatara, epicentro dell’attività vulcanica della caldera flegrea.
La sequenza sismica è stata distintamente avvertita dalla popolazione nelle aree di Pozzuoli, Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta, suscitando preoccupazione tra i residenti. Alcuni istituti scolastici hanno attivato i protocolli di sicurezza, con evacuazioni e verifiche strutturali.
Qual è la causa di tutte queste scosse?
Secondo gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), lo sciame sismico è legato al fenomeno del bradisismo, un sollevamento graduale del suolo che interessa l’area flegrea dal 2005. Attualmente, il terreno nella zona del Rione Terra di Pozzuoli sta salendo a una velocità di circa 2 cm al mese. Il sollevamento genera accumulo di stress nelle rocce, che rilasciano energia attraverso i terremoti.
La profondità media delle scosse si attesta attorno ai 3 km, il che rende i terremoti più percepibili rispetto a quelli con ipocentri più profondi. Il fenomeno è monitorato costantemente dall’Osservatorio Vesuviano, che tiene sotto controllo anche le anomalie geochimiche e le emissioni di gas nell’area.
Cosa dicono gli esperti?
Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha spiegato che la sismicità è un effetto diretto del bradisismo e che eventi di questo tipo sono previsti nel lungo periodo. Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’INGV, ha ribadito che il suolo continua a sollevarsi, aumentando la pressione sulle rocce e causando fratture che si manifestano con terremoti.
Il vulcanologo Piergiorgio Scarlato ha chiarito che l’area dei Campi Flegrei è una caldera vulcanica attiva, con una camera magmatica in profondità che genera variazioni di pressione. La pressione si trasmette alle rocce sovrastanti e alla falda acquifera, causando deformazioni e fratture.
C’è da allarmarsi?
Gli esperti sottolineano che lo sciame sismico rientra nel normale comportamento della caldera flegrea. Ma è fondamentale continuare il monitoraggio costante e garantire l’applicazione di piani di sicurezza.
Il Comune di Pozzuoli, in collaborazione con la Protezione Civile, sta seguendo l’evolversi della situazione e ha invitato la popolazione a restare informata attraverso i canali ufficiali. Nel frattempo, sono in corso verifiche sugli edifici pubblici, in particolare sulle scuole, per garantire la sicurezza degli studenti.
Le autorità invitano i cittadini a non diffondere allarmismi e a seguire solo le informazioni ufficiali provenienti da INGV, Protezione Civile e Comune di Pozzuoli.