La Campania entra in zona rossa: torna il lockdown totale, De Luca aveva ragione?
La Regione Campania entra in zona rossa, come chiesto da Vincenzo De Luca da molto tempo. Ecco cosa cambia.
La Campania entrerà in zona rossa, insieme alla Toscana. Secondo la Cabina di Regia-Iss sul monitoraggio del contagio Covid “i dati forniti dalle Regioni sono compatibili con l’attribuzione delle misure per la zona rossa a Campania e Toscana“. È quanto pubblica l’Ansa sul propio sito.
Inoltre, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha detto di aver fatto una telefonata al Ministro della Salute Roberto Speranza e di aver ricevuto da lui la conferma del prossimo passaggio della nostra regione nella zona rossa. La notizia è stata confermata anche dall’Ansa e la disposizione partirà da domenica 15 novembre 2020.
Il Presidente De Luca reclamava la zona rossa da ottobre
Nella diretta di oggi 13 novembre il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha dichiarato per l’ennesima volta di aver invocato per molto tempo la zona rossa. Le sue parole: “Noi eravamo per chiudere tutto ad ottobre, per un mese, per avere una operazione di fermo del contagio e che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale”.
Probabilmente aveva ragione? Si sarebbero evitati tanti contagi dovuti al Coronavirus?
Campania in zona rossa: ecco cosa cambia
- Vietati spostamenti, anche all’interno del proprio Comune, in ogni orario, eccetto che per motivi di lavoro, necessità e salute; naturalmente sono vietati anche gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro;
- Chiusi di bar e ristoranti tutti i giorni. Consentito l’asporto fino alle ore 22, mentre la consegna a domicilio ha restrizioni.
- Chiusi i negozi, tranne quelli che vendono beni essenziali, cioè supermercati, beni alimentari e di necessità. Aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. I centri estetici restano chiuse;
- Didattica a distanza: scuola secondaria di secondo grado, seconda e terza media. Un’ordinanza della regione, però, ha disposto la chiusura per tutte le scuole, dall’infanzia in poi, fino al 14 novembre. Attendiamo altre notizie per sapere se continuerà così;
- Sospese le competizioni sportive, tranne quelle di interesse nazionale dal CONI e CIP. Vietate anche le attività nei centri sportivi.
- Si può fare attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale;
- Musei, mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse (anche nei bar e nelle tabaccherie), bingo chiusi;
- Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, tranne per i mezzi di trasporto scolastico.
Fonte: Ansa.it