Bruno Munari in mostra a Napoli alla Fondazione Plart: i colori della luce

Vetrini a luce polarizzata di Bruno Munari, in mostra alla Fondazione Plart di Napoli
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In mostra al Plart di Napoli le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata di Bruno Munari, uno dei più grandi designer italiani che dipinse con la luce.

Alla Fondazione Plart di Napoli è stata inaugurata, lo scorso 29 novembre 2018, la mostra Bruno Munari. I colori della luce, curata da a cura di Miroslava Hajek e Marcello Francolini e ispirata alle creazioni più interessanti del celebre designer italiano, uno dei protagonisti della scena artistica del Novecento. La mostra sarà visitabile fino al 20 marzo 2019.

L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in collaborazione con la Fondazione Plart, fa parte dell’edizione 2018 di Progetto XXI, una piattaforma attraverso cui dal 2012 Fondazione Donnaregina esplora la produzione artistica emergente e degli ultimi decenni, proponendosi di analizzare e diffondere le pratiche più significative e di produrre narrazioni e storiografie alternative del contemporaneo.

Le proiezioni di Bruno Munari in mostra al Plart di Napoli

Bruno Munari è stato un celebre designer e scrittore milanese, considerato uno dei protagonisti dell’arte programmata e cinetica e uno dei maggiori esponenti della scena artistica del Novecento italiano. Tra le sue ricerche artistiche più interessanti, la conquista di una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell’opera, espressa attraverso la realizzazione delle “Proiezioni a luce fissa” e delle “Proiezioni a luce polarizzata”, eseguite negli anni Cinquanta dello scorso secolo.

In entrambe le “proiezioni”, Munari dimostra il suo interesse nei confronti delle materie plastiche e nel loro rapporto con lo spazio, considerandole elementi fondamentali nella comunicazione visiva in quanto determinano effetti cromatici variabili. Mentre nelle “Proiezioni Dirette” la plastica è impiegata a seconda del suo colore per essere investita dalla luce, nelle “Proiezioni Polarizzate” la plastica è il mezzo per estrarre il colore dalla luce.

Per la prima volta a Napoli sono esposte al Plart le opere che rappresentano le fasi più importanti del percorso di Bruno Munari verso l’uscita dalla bidimensionalità. Tra esse Macchina Inutile (1934), Tavola Tattile (1938), Macchina Aritmica (1947), Concavo-Convesso. Punto di luce (1947).

La nascita della “pittura proiettata” di Bruno Munari

La “pittura proiettata” di Bruno Munari nasce nel 1950, quando egli tentò di smaterializzare l’arte “dipingendo la luce” utilizzando delle proiezioni che intitolò “Proiezioni Dirette”. Esse consistevano in composizioni con materiali organici, pellicole trasparenti e colorate in plastica, pittura, retini, fili di cotone fermati fra due vetrini e proiettate al chiuso o all’aperto, sulle facciate di edifici, dando una sensazione di monumentalità e conquista di un’inedita spazialità, tridimensionale e pervasiva, dell’opera. Nel 1953 Munari arrivò al culmine della sua ricerca, mettendo a punto per la prima volta la scomposizione di uno spettro di luce attraverso una lente Polaroid. Nacquero così le “Proiezioni Polarizzate” con cui riesce a realizzare l’utopia futurista di una pittura dinamica e in continuo divenire.

Informazioni sulla mostra Bruno Munari. I colori della luce

Quando: dal 30 novembre 2018 al 20 marzo 2019

Orari:

  • da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00
  • Sabato dalle ore 10:00 alle 13:00

Prezzo biglietti: Ingresso gratuito

Dove: Fondazione Plart, via Martucci 48, Napoli

Foto di copertina: Bruno Munari, Vetrini a luce polarizzata, 1953, Materiali vari. Courtesy Miroslava Hajek – dettaglio

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