Barbie, spiegazione del finale. Perché va dal ginecologo

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Il film “Barbie” di Greta Gerwig offre una lettura rinnovata e riflessiva dell’immagine della famosa bambola. Con un’interpretazione emozionante di Margot Robbie, il film entra nel cuore della Barbie, evidenziando temi profondi come l’empowerment femminile, il consumismo, il capitalismo e la rappresentazione del corpo.

Il finale del film di Barbie

Tutto si sviluppa in una conclusione straordinaria, piena di potenti rivelazioni e momenti di presa di coscienza. Il film culmina con Barbie e le sue amiche che riconquistano BarbieLand dai Ken che hanno imposto il patriarcato anche nel loro mondo fantastico, esprimendo l’importanza di creare un mondo equilibrato e armonioso. Infatti, anche i Ken potranno ritrovare il loro ruolo al di là delle Barbie, coniando anche il gioco di parole “I Am Kenough” che significa “Io sono abbastanza”.

Perché Barbie sceglie di essere umana

Spinta da un desiderio di libertà e di autodeterminazione, Barbie decide di tornare al mondo reale. Questa scelta rappresenta un atto di rivolta contro i canoni imposti dalla società, e sottolinea l’importanza del libero arbitrio nel definire la propria identità.

Perché Barbie visita il ginecologo

Uno dei momenti più emblematici e significativi del film si verifica quando Barbie decide di visitare il ginecologo. Questa scelta non è casuale, ma simbolica, ed è carica di un profondo significato.

Nella trama del film, Barbie ha vissuto una grande parte della sua esistenza come un’entità manipolabile, un giocattolo nelle mani dei bambini e degli adulti. Ha sempre rappresentato un modello di femminilità stereotipata e irraggiungibile, incarnando l’immagine di un corpo perfetto ma privo di genitali, un aspetto che il film evidenzia quasi subito.

La rivendicazione dei propri diritti sessuali

La decisione di Barbie di visitare il ginecologo rappresenta una rivendicazione dei suoi diritti sessuali e riproduttivi. Il suo viaggio al ginecologo simboleggia la sua presa di coscienza sulla propria autonomia e sulla sua salute, oltre a sottolineare l’importanza della cura di sé.

Inoltre, il film usa questa scena per fare un’affermazione audace e significativa sui diritti delle donne. Nel visitare il ginecologo, Barbie esprime la sua volontà di avere il controllo sul proprio corpo e sulle proprie decisioni, in contrasto con l’immagine della bambola Barbie tradizionale che è stata creata, controllata da altri e priva di genitali.

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Il bisogno di essere “ordinaria”

Questa scena riflette anche il desiderio di Barbie di essere “ordinaria”, di essere una donna normale con le sue preoccupazioni e la sua salute, una donna che va dal ginecologo, una donna che ha il diritto di decidere del suo corpo. Questa visita simbolizza la sua volontà di sfuggire all’immagine stereotipata e irraggiungibile che è stata impostale per anni, e di abbracciare una vita più autentica e reale.

In conclusione, la visita di Barbie al ginecologo è un potente simbolo di liberazione femminile e normalità. Non solo rappresenta la rivendicazione della sua autonomia personale, ma sottolinea anche la necessità per le donne di avere il controllo e la responsabilità della propria salute riproduttiva, nel contesto di una vita ordinaria e quotidiana, a dispetto della sua creazione come una figura asessuata.

Il desiderio di diventare madre?

Durante la scena in cui Barbie chiude gli occhi dopo aver parlato con Ruth, le immagini di altre donne scorrono nella sua mente sulle note della canzone di Billie Eilish “What Was I Made For”.

Questo potrebbe aver condotto Barbie a concludere che vuole creare una sua propria eredità, c’è l’ipotesi infatti che Barbie voglia diventare madre in futuro, forse riflettendo i pensieri e i sentimenti di Gloria. Dopotutto, è Gloria che ha invocato Barbie nel mondo reale a causa della sua tristezza per il rapporto complesso con la figlia.

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