Baia, trovato un nuovo mosaico tunisino azzurro con linee geometriche
La città sommersa di Baia, dopo l’ultimo grande ritrovamento, ha rivelato un’altra sorpresa: un’incredibile mosaico datato all’incirca 2000 anni fa, risalente all’epoca dell’Antica Roma. Le tessere bianche, azzurre e con sfumature rosse compongono l’opera, che secondo gli esperti del Parco Archeologico dei Campi Flegrei potrebbe essere influenzata dallo stile artistico in voga nell’antica Tunisia, dove un tempo sorgeva Cartagine, nemica storica di Roma, sottomessa dai Romani nel II secolo a.C.
Il prezioso mosaico rinvenuto nelle “Terme del Lacus”
Le indagini nel campo dell’archeologia subacquea stanno continuamente portando alla luce reperti storici di grande valore. Tra questi, il mosaico recentemente scoperto presso le Terme del Lacus, immortalato dal fotografo subacqueo Edoardo Ruspantini.
Secondo il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il mosaico presenta un “tondo centrale, non ancora del tutto scoperto, che cela una figura di difficile interpretazione”. Le linee rosse, realizzate con tessere allungate, sono particolarmente interessanti e singolari.
Dettagli affascinanti del mosaico e possibili collegamenti con la Tunisia
Il Parco Archeologico prosegue affermando che
“nella piccola porzione di pavimento finora riportata alla luce, si scorgono diverse geometrie che si intersecano e, forse, il bordo dell’intera composizione”.
Gli esperti ritengono che il design generale del mosaico possa essere paragonato ad esempi simili rinvenuti in Tunisia. Si tratterebbe di “cerchi tangenti, separati da trecce intrecciate, che generano esagoni con lati concavi”. Ulteriori dettagli potrebbero emergere nel corso degli scavi futuri.