Aumenta la tassa di imbarco a Capodichino: alcune compagnie lasceranno Napoli?
In seguito alla stipula del recente Patto per Napoli, siglato dal premier Mario Draghi insieme al primo cittadino, Gaetano Manfredi, si è stabilito per il 2023 l’aumento della tassa di imbarco a Capodichino.
Ciò ovviamente ha scatenato il malcontento delle diverse associazioni della filiera turistica, tra cui anche l’Aicaf, che a gran voce chiedono che la modifica non venga attuata.
In quanto, soprattutto in un periodo in cui, dopo la pandemia, si sta provando a ripartire, e proprio quando le Compagnie Low Cost hanno inserito nuove rotte a Napoli, ciò porterebbe a peggiorare la situazione, con la possibilità che alcune compagnie lascino l’aeroporto di Capodichino.
Questo ovviamente sarà un danno non solo per Napoli, ma anche per tutte le altre località turistiche della Campania, dato che i flussi turistici sono per la maggior parte dovuti ai voli low cost.
Quanto aumenterà la tassa
Attualmente, la cifra della tassa di imbarco a Capodichino è di 6,50 euro. Di cui 5 euro sono destinati ad un fondo Inps per il settore, mentre 1,50 euro sono invece destinati ad un fondo del ministero delle infrastrutture.
Com’è noto però, tutti i comuni hanno la possibilità di decidere di aumentare tale tassa e per la città di Napoli, nel 2023, questa tassa arriverà a 8,50 euro, quindi aumenterà di 2 euro.
Il Patto per Napoli
Il Patto per Napoli è un recente accordo che è stato siglato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme al sindaco Gaetano Manfredi, presso il Maschio Angioino.
Con tale patto si mira a risanare il debito di circa 5 miliardi del Comune di Napoli. Il Governo darà alla città un consistente finanziamento spalmato in 20 anni, insomma un intervento salva-comune.
In più, secondo questo patto, la città potrà mettere in atto una serie di misure per aumentare alcune tasse e quindi gli introiti, misura che riguarda anche l’aumento della tassa degli imbarchi.