ANM Napoli, taglio volontario dello stipendio da parte dei dirigenti
I dirigenti di ANM hanno deciso in modo autonomo per il taglio del loro stipendio per aiutare i dipendenti in cassa integrazione.
Iniziativa di grande solidarietà partita dai dirigenti dell’azienda ANM, che hanno deciso di attuare un taglio del 10% del loro stipendio dei mesi di marzo e aprile per integrare quello dei dipendenti in cassa integrazione.
Il taglio dello stipendio
Questa esemplare decisione presa dai dirigenti ANM, serve ad incrementare un Fondo di Solidarietà destinato ad integrare la busta paga di tutti quei dipendenti che a causa dell’attuale emergenza Coronavirus andranno messi in cassa integrazione.
È una decisione unanime e volontaria, a cui ha aderito anche l’Amministratore Unico Nicola Pascale e che vuole dare un vero supporto in una situazione di difficoltà davvero notevole.
Non si tratta di una soluzione per rimediare in modo totale al problema che si sta attuando, ma un punto di partenza e un supporto per far capire che i dirigenti sostengono davvero i loro dipendenti.
Fondo di Solidarietà
Il Fondo di Solidarietà dei lavoratori della ANM si inserisce dunque in un meccanismo di attuale emergenza, per cercare di supportare tutti i dipendenti dell’azienda.
A causa della pandemia globale di covid-19 molte sono state le aziende andate in crisi, in una situazione economica davvero disastrosa per il nostro paese e il resto del mondo.
Il taglio volontario del 10% deciso in maniera autonoma dai dirigenti e dell’Amministratore Unico si erge dunque come un gesto di grande impatto e un messaggio sociale profondo.