ANM a Napoli, cassa integrazione per 569 dipendenti: l’accordo con i sindacati

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Centinaia di dipendenti ANM a Napoli in cassa integrazione a causa della riduzione del servizio per l’emergenza Coronavirus. Ecco l’accordo con i sindacati.

L’ANM, l’Azienda Napoletana Mobilità, ha concluso un accordo con i sindacati che prevede la cassa integrazione per 569 dipendenti a Napoli.

La motivazione è la forte riduzione del servizio di trasporto pubblico dovuta all’emergenza Coronavirus per cui molte meno persone, essendo obbligate a stare in casa, utilizzano i mezzi di trasporto. Tra i decreti del Presidente del Consiglio e le ordinanze regionali, le restrizioni per favorire l’isolamento sociale sono molto severe.

Ecco perché l’azienda ha dovuto apportare delle modifiche al servizio, rimodulandolo.

La riduzione del servizio ANM e il calo dei ricavi

In queste settimane c’è stato un calo dei passeggeri di circa il 90% che ha provocato un forte calo dei ricavi. Calo stimato a circa 4 milioni di euro al mese per marzo, aprile e maggio.

La cassa integrazione: l’accordo con i sindacati

Per queste motivazioni, ANM si è mostrata disponibile a contrattare la cassa integrazione con le rappresentanze sindacali, anche se il tavolo di confronto non era obbligatorio.

Un tavolo durato circa 11 ore e conclusosi con l’accordo con Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal.

Tale accordo prevede la riduzione dell’attività lavorativa in una misura media del 47% circa del monte ore lavorate. Ogni reparto subirà un impatto diverso, anche in base alle figure professionali presenti. In questo modo, 569 lavoratori vedono ridursi l’attività lavorativa per circa 9 settimane e saranno sostenuti dall’ANM che anticiperà le cifre della cassa integrazione.

Inoltre, verranno considerate anche le ferie, le ex festività, i permessi per la L.104, i congedi parentali del DL Cura Italia, che sostituiscono le ore e giornate in programmazione oggetto di riduzione e si procederà il prima possibile ad attivare le domande all’INPS per accedere alle prestazioni del Fondo Bilaterale tramite l’assegno ordinario richiesto per il periodo dal 6 aprile fino ad un massimo di 9 settimane.

Le misure straordinarie

Sempre secondo quanto previsto dall’accordo, ANM e sindacati si impegnano a condurre azioni per ottenere misure straordinarie compensative da parte delle istituzioni. Lo scopo è quello di compensare le perdite dei ricavi che si stanno subendo.

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