A Napoli il Piano della Cultura 2022-2026: le proposte e le azioni per rilanciare la città

Maschio Angioino
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Presso il Teatro Mercadante di Napoli, il primo cittadino, Gaetano Manfredi, ha presentato alla città, le linee guida del Piano della Cultura 2022-2026. Tutti i cittadini, possono contribuire alla realizzazione di questo progetto, inviando fino al 15 Aprile le proprie proposte, semplicemente compilando un modulo sul sito del Comune di Napoli.

Le tappe che porteranno alla realizzazione completa del piano sono quattro e due di queste sono già iniziate:

  • La prima è stata la campagna elettorale di Gaetano Manfredi durante la quale ci sono stati diversi momenti di confronto ed ascolto con diversi soggetti del mondo della cultura;
  • la seconda è stata la definizione delle Linee di indirizzo della politica culturale di Napoli e della Città metropolitana;
  • la terza tappa sarà tra il 15 marzo ed il 15 aprile con la raccolta delle proposte dal mondo della cultura per poi definire le azioni operative da sviluppare;
  • la quarta tappa terminerà entro l’estate e vedrà la presentazione alla città del Piano della Cultura 2022 – 2026.

Le nove azioni strategiche del Piano della Cultura

Secondo questo complesso programma, lo scopo è soprattutto cancellare l’immagine di una Napoli ancorata al suo passato, immobile e fedele a “un’oleografica idea di sè”. Bisogna far sì che politiche culturali seguano le istanze di trasformazione che già da molto si muovono a Napoli, ricordando che viviamo in una città complessa, plurale, ricca di voci.

Bisogna promuovere le forme di collaborazione innovativa con le istituzioni culturali della città, con le associazioni e il mondo del Terzo settore.

Inoltre, è fondamentale separare la politica culturale da un’ottica che sia solo promozionale ed inserirla in una serie di iniziative per costruire spazi di scambio culturale, di formazione, di studio, di intrattenimento, di gioco, di dialogo.

Le nove priorità ed azioni strategiche che si dovranno seguire sono:

  • lo sguardo largo alla Città Metropolitana
  • la proiezione internazionale
  • la creazione/rifunzionalizzazione degli spazi
  • la vocazione dei siti culturali
  • il dialogo con il digitale
  • il focus sulla cultura scientifica
  • la collaborazione innovativa
  • il processo condiviso di creazione
  • la filiera delle competenze

Come affermato dal sindaco, sarà varato dall’Amministrazione Comunale di Napoli nell’estate del 2022 seguendo percorso articolato. Sono tre le azioni che già sono in cantiere, ovvero:

  • Sviluppo di una struttura per curare, tutelare e valorizzare i siti culturali
  • Riqualificazione delle biblioteche comunali
  • Rafforzamento della filiera musicale per rafforzare il ruolo di Napoli città della musica

Ma vediamo nel dettaglio le tre proposte già in cantiere.

Il ruolo di “Napoli città della musica”

L’obiettivo è quello di realizzare un ufficio Musica, per rafforzare la filiera musicale attraverso una serie di azioni mirate a favorire il dialogo tra le istituzioni e le associazioni di categoria, oltre allo stabilire una connessione tra le varie professionalità che fanno parte del compartimento musicale locale, nazionale ed internazionale.

Pianoforte

I servizi per valorizzare i siti culturali di Napoli

Uno degli obiettivi di questo Piano della Cultura è quello di determinare un soggetto professionale che sia in grado di gestire, tutelare e valorizzare i vari siti culturali del Comune di Napoli ed il suo patrimonio artistico.

In questo progetto rientrano il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Il Pan, il Complesso di San Domenico Maggiore e tanti altri.

È necessaria la ridefinizione delle funzioni d’uso e dell’identificazione dei fruitori di determinati siti culturali per poterli gestire in maniera più ottimale. Ciò è ancora più importante per quei siti che non hanno una strategia ben definita come il Maschio Angioino, il PAN, il Castel dell’Ovo, San Domenico
Maggiore o la Mostra d’Oltremare, per fare alcuni esempi.

Castel dell'Ovo

La riqualificazione delle Biblioteche Comunali

Un’altra importante azione riguarderà la riqualificazione delle Biblioteche Comunali per trasformarle in presidi culturali sul territorio. Gli spazi poco frequentati saranno così trasformati in strutture accoglienti e polivalenti adatte ad un vasto pubblico: lo studente universitario, ragazzi in età scolare, pensionati, disoccupati, immigrati.

La Biblioteca quindi sarà vista come luogo di diffusione culturale grazie alla presenza di diverse aree, di studio, di lettura, formazione, connessione, gioco e riposo.

Cos, sarà fondamentale potenziare la rete delle biblioteche di quartiere, che diventeranno posti vivi e ricchi di valore sociale, primi punti di contatto, luoghi fondamentali per la diffusione e la pratica della cultura e delle arti creative.

Il dialogo con il digitale

Tutti questi obiettivi non possono non fare i conti con la cultura digitale e la digitalizzazione, fondamentale nel programma di azioni.

La digitalizzazione deve attraversare la cultura e sono previste quattro direzioni principali:

  • fruizione per rendere accessibili i programmi culturali con sistemi d’informazione interconnessi ed user friendly;
  • ricerca in campo testuale, artistico e visuale per nuovi spazi di produzione e sperimentazione nelle infrastrutture museali, espositive e archivistico-bibliotecarie;
  • produzione con nuovi ambienti laboratoriali, veri e propri luoghi di sperimentazione dell’arte digitale;
  • esposizione con nuovi spazi espositivi e nuovi strumenti creativi di alfabetizzazione digitale.
Using a computer

Il video di presentazione del Comune di Napoli

Ecco il video in cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi presenta questo importante Piano della Cultura per la nostra città.

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