Coronavirus: le messe aperte ai fedeli ripartono dal 18 maggio
![Messa cattolica](https://www.napolike.it/wp-content/uploads/2020/05/messa.jpg)
Le messe in chiesa aperte ai fedeli saranno nuovamente consentite dal 18 maggio. Ecco tutte le regole da rispettare!
Da lunedì 18 maggio 2020 sarà possibile ritornare a messa, grazie all’accordo sottoscritto dal Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Ovviamente, saranno previste norme molto severe per ridurre al minino il rischio di contagio da Coronavirus e dovranno essere rispettate se si vuole che questa Fase 2 dell’epidemia proceda al meglio.
Sarà il 24 maggio, secondo la disposizione, la prima domenica con le chiese aperte ai fedeli che potranno ritornare a seguire la messa.
Si torna a messa: le regola da seguire
Sebbene nell’accordo si cerca di favorire, per quanto possibile, le messe all’aperto, per quelle al chiuso sarà necessario seguire alcune norme molto importanti per limitare i rischi da contagio:
- le mascherine sono obbligatorie
- il parroco deve stabilire la capienza massima dell’edificio in modo da garantire l’accesso solo a un numero proporzionato di fedeli (anche se nell’accordo non si menziona un numero massimo)
- alcuni volontari, con guanti e mascherine, si assicurano che ci sia il giusto numero di fedeli
- la distanza tra i fedeli deve essere di un metro frontale e un metro laterale
- l’ostia va distribuita senza che ci sia contatto
- all’ingresso della chiesa deve esserci un gel igienizzante
- dove possibile, deve esserci una porta di ingresso diversa da quella di uscita e le persone in fila devono rispettare la distanza di un metro e mezzo
- non si può entrare in chiesa con sintomi influenzali o se si ha una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi. Non può accedere nemmeno chi, nei giorni precedenti, ha avuto contatti con un contagiato da Coronavirus
- per il momento è vietato il segno della pace
- anche durante le confessioni si deve mantenere la distanza tra fedele e sacerdote